2023: record mondiale di installazioni di robot nelle industrie
Il settore della robotica insieme a quello delle elettroforniture industriali, sta conoscendo un boom diffuso a livello mondiale. Specialmente a partire dalla pandemia di Covid-19 sono aumentate le installazioni di robot e cobot nelle fabbriche. È inoltre previsto uno sviluppo ulteriore, con un tasso di crescita medio del +7% fino alla fine del 2026.
A fare da traino, come spesso accade quando si parla di tecnologia industriale, è il mercato cinese. A seguire altre potenze come Giappone, USA e Corea del Sud. Nell’articolo di oggi analizzeremo il trend di mercato dell’ultimo triennio e proveremo a delineare quello che sarà il futuro della robotica.
Robot e cobot: la crescita negli anni 2023, 2022 e 2021
Non è un mistero che la pandemia abbia cambiato radicalmente la vita delle persone, sotto tante prospettive diverse. A mutare però è stato anche il mondo dell’industria. Dal 2021 al 2023 si è registrata una presenza sempre maggiore di robot e cobot in tutte le linee produttive.
Il 2021 in particolare ha segnato un exploit incredibile della robotica industriale. In Italia sono stati installati 11.672 robot in più del 2020. Un aumento significativo del 50%, importante anche rispetto al periodo pre-pandemico: il dato rilevato è difatti superiore del 28,7% a quello del 2019.
La crescita non si è interrotta l’anno successivo, anzi: la Federazione Internazionale di Robotica ha riscontrato un aumento del 5% di robot installati nelle fabbriche di tutto il mondo rispetto al 2021. Nel 2022 le unità installate hanno toccato quota 553.052. Il 73% delle nuove installazioni è avvenuta in Asia, il 15% in Europa e il 10% nelle Americhe.
Le previsioni per il 2023 non fanno altro che confermare l’importanza di robot e cobot: questi ultimi sono una avanzata tipologia di robot collaborativi pensati per lavorare in maniera armonica insieme all’uomo. Secondo le stime del World Robotics 2023, il mercato della robotica dovrebbe crescere di un complessivo 7%, con un numero di installazioni superiore alle 590.000 unità.
Industrie asiatiche ed europee: confronto e le sfide per il futuro
I dati di mercato ci consegnano uno scenario ben preciso, dominato delle potenze asiatiche, che si confermano pioniere nell’innovazione industriale. La Cina ha messo a segno una crescita del 13% nelle installazioni annuali di robot tra il 2017-2022, grazie alla densità di stabilimenti di produzione e assemblaggio sul territorio nazionale.
Il Giappone invece si è assestato su un più modesto 2% di aumento annuo, dopo il boom della robotica del 2018, con 55.240 installazioni. Il paese del Sol Levante si conferma però il maggiore produttore mondiale di robot industriali, con un quota di mercato addirittura del 46%.
Ma come si comporta l’Europa a confronto dei giganti asiatici? I numeri del Vecchio Continente sono incoraggianti. Secondo mercato al mondo, a trainarlo sono la Germania e l’Italia, rispettivamente al quinto e al sesto posto per quanto riguarda robot installati nelle fabbriche. Da questi numeri si evince che, con le dovute proporzioni tra due mercati profondamente diversi, la robotica è in crescita in tutto il mondo, al netto di un momento di generale crisi economica.
L’installazione di cobot sta inoltre cambiando da un punto di vista qualitativo l’ambito della produzione. I collaborative robot rappresentano l’autentica forza lavoro delle moderne smart factory 5.0. L’evoluzione e la riconferma, anno dopo anno, della robotica collaborativa è quindi la chiave di volta per un miglioramento delle condizioni di lavoro per gli esseri umani. Grazie al progressivo sviluppo degli algoritmi di machine learning, i cobot sono sempre più sicuri e personalizzabili. Questo li rende capaci di assistere gli operai in una gamma di compiti molto maggiore rispetto al passato.
Il successo della robotica è quindi sinonimo di maggiore flessibilità nella produzione industriale e di un miglioramento dei processi di automazione. I cobot rappresentano inoltre una nuova sfida professionale, in quanto sono richieste figure innovative, capaci di gestire con rinnovata competenza, un ambiente di lavoro robotizzato e integrato.
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