Voglia di cambiare lavoro? Diventa consulente energetico
Dopo la pandemia il mercato del lavoro è diventato molto più dinamico nel nostro Paese. Sempre più italiani sono intenzionati a cambiare lavoro per trovare una migliore realizzazione di sé e dedicarsi a un mestiere più utile per le persone e per l’ambiente. Lo stipendio non è più il principale fattore che influenza la scelta dell’azienda dove andare a lavorare.
Voglia di cambiare lavoro: i dati dell’Istat
Secondo le rilevazioni eseguite dall’Istat nell’ultimo anno c’è stato vero e proprio un boom di lavoratori italiani intenzionati a cambiare lavoro. Solo nel terzo trimestre del 2022 più di un milione di occupati si sono messi a cercare nuove opportunità di lavoro. È un numero record considerando gli ultimi 10 anni. Sono notevolmente aumentate anche le dimissioni volontarie, cioè il numero di persone che lasciano il posto di lavoro che già avevano per un’altra sistemazione. Le dimissioni hanno riguardato più di 2 milioni di lavoratori nel corso del 2022. Cambiano anche i motivi per i quali ci si mette a cercare un nuovo lavoro. Si aspira a una occupazione più qualificante con maggiori possibilità di crescita e di realizzazione personale.
Il nuovo scenario economico
Negli anni precedenti il Covid aveva cristallizzato la situazione, rendendo più difficile cambiare azienda. In un momento di forte incertezza sul futuro chi aveva già un posto di lavoro era ben attento a mantenerlo piuttosto che rischiare di perderlo. Nel post pandemia lo scenario è radicalmente cambiato. Il 2022 sia stato un anno di grande ripresa economica per l’Italia. Tra il 2021 e il 2022 nel nostro Paese il PIL è tornato a crescere. Parallelamente è aumentato anche il livello di occupazione (che ha superato il dato storico del 60%) e sono cresciute notevolmente anche le dimissioni volontarie. C’è stata una maggiore offerta di posizioni lavorative e di conseguenza maggiori possibilità per quanti volevano cambiare lavoro e migliorare la propria condizione.
Il Covid ha cambiato il rapporto con il lavoro
Dopo la pandemia sono cambiate anche le priorità dei lavoratori. In precedenza la principale motivazione per cambiare lavoro era quella economica: guadagnare di più. Nel 2022, per la prima volta, le persone che cercano un lavoro sono maggiormente interessate a trovare una occupazione che sia più qualificante e che offra maggiori opportunità di crescita. Nella fase post Covid è emersa una voglia di cambiamento che prima era molto più limitata. Non necessariamente chi è interessato a cambiare lavoro si trova male nell’azienda dove si trova. Ma desidera avere qualcosa in più: maggiori possibilità di scelta, un avanzamento di carriera o una rinegoziazione della sua posizione. In altri casi non si ritiene coinvolto dal progetto, si sente annoiato e disimpegnato. Cerca una occupazione più appagante e interessante.
I lavoro emergenti nel post pandemia
Le professioni che incontrano maggiormente l’interesse dei lavoratori nel 2023 sono nei settori del digitale e della sostenibilità. Da un lato questi mestieri esprimono lo spirito dei tempi in cui viviamo. Offrono una maggiore spazio per la creatività, la realizzazione personale e la flessibilità. Consentono di gestire meglio i tempi e di bilanciare vita professionale e vita privata, anche grazie allo smart working. Dall’altro fanno sentire parte di un progetto più grande e utile. Chi svolge questi lavori può contribuire alla salvaguardia del pianeta e un suo più responsabile delle risorse. Permette alle persone di usare in modo più semplice la tecnologia e di ottimizzare i consumi energetici. Tra le figure professionali più cercate nel 2023 vanno dal consulente energetico al digital project manager, dal sustainability manager all’ecommerce specialist.
I green jobs
Un vero settore in grande espansione è quello dei green jobs legati alla sostenibilità e all’energia. L’aumento dei costi delle materie prime, come il gas, e lo sviluppo delle energie rinnovabili, come il fotovoltaico, hanno determinato una richiesta di lavoratori in questi settori. Nei prossimi anni secondo gli esperti ci sarà sempre più bisogno di esperti che troveranno impiegati in diversi ambiti. Oltre ai ruoli più tecnici, serviranno professionisti del marketing, della consulenza, degli acquisti e dell’assistenza ai clienti. Una figura già ora molto cercata è quella del consulente energetico che ha il compito di supportare i privati e le aziende nella scelta del fornitore di luce e gas, nell’ottimizzazione dei consumi e nel miglioramento dell’efficienza.
Come diventare consulente energetico
Per svolgere questa professione non esiste un percorso formativo obbligatorio, anche se stanno nascendo dei corsi di laurea e dei master dedicati. È comune specializzarsi mentre si lavora all’interno di una azienda che fornisce questi servizi. Aura Corporation, ad esempio, è una rete di agenzie specializzate nel settore energetico. Opera con il mandato diretto di Enel e è uno dei primi partner in Italia per performance e qualità. Offre la possibilità di seguire un programma di formazione per acquisire le necessarie competenze all’interno di un ambiente dinamico e stimolante Chi è interessato a conoscere come diventare consulente energetico e le offerte di lavoro disponibili può candidarsi nel sito dell’azienda. Aura Corporation in Italia conta oltre 200 collaboratori in più di 15 agenzie. È in forte espansione e sta cercando personale da inserire nel team.