Origini e benefici dell’acido salicilico

L’acido salicilico è uno degli acidi più sfruttati nell’ambito della cosmesi ma, negli ultimi anni, sta iniziando ad avere un notevole successo anche nell’ambito medico che si interessa alla dermatologia. Ciò è dovuto al fatto che l’acido salicilico vanta delle proprietà necessarie e fondamentali quando si tratta di curare la pelle, ovvero la proprietà esfoliante e quella cheratolitica.
Quest’ultima è necessaria perché aiuta la pelle a desquamarsi, eliminando gli strati superficiali della pelle e andando ad incentivare quello che sarà poi il rinnovamento delle cellule. Ma non è finita qui!
L’acido salicilico ha anche delle proprietà analgesiche, antinfiammatorie e antipiretiche. Grazie a queste proprietà si riduce al minimo anche la possibilità di essere colpiti da funghi, batteri e infiammazioni.
Un po’ di storia
Per raccontare in modo adeguato la storia dell’acido salicilico bisogna tornare indietro nel tempo fino al lontano e caldo agosto del 18º secolo. A scoprire le sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie (solo successivamente sono stati approvati i test dermatologici) fu un reverendo inglese che, trovandosi nella condizione di dover curare le persone meno abbienti del suo piccolo paese, scoprì che il salice bianco poteva aiutarlo in questa sua missione.
Il nome del pastore inglese fu Richard Stone e, dopo svariate prove susseguite da tanti successi, poté affermare di aver scoperto che degli infusi fatti con la corteccia e le radici del salice bianco avevano effetti analgesici e riuscivano a curare la febbre e le influenze da cui erano affetti i suoi seguaci dell’epoca (ricordiamo che la febbre era una delle principali cause di decesso).
Un bel po’ di tempo dopo, nel 1899, venne confermato a livello medico ciò che il reverendo Richard Stone aveva in realtà già scoperto molti anni prima. Tutto ciò è stato possibile grazie al fatto la corteccia del salice bianco ha al suo interno un tipo di sostanza, definita oggigiorno salicina, ricca di forti proprietà analgesiche.
Successivamente si è scoperto che la salicina non si trova solo all’interno del salice bianco, ma è presente anche in altri tipi di pianta, come ad esempio la betulla o la gaultheria (arbusto con frutti simili alle bacche).
A cosa serve e come reperire l’acido salicilico
L’acido salicilico può essere utilizzato, come già detto, sia in ambito cosmetico che in quello dermatologico. Oggigiorno in commercio ci sono innumerevoli prodotti che vantano al suo interno questo tipo di acido, alcuni vengono anche realizzati autonomamente dai dermatologi, che potrebbero tranquillamente reperirlo tramite Chimitex S.p.a.
É bene ricordare che questi prodotti devono essere utilizzati con cautela: solo gli esperti e coloro che hanno tutte le competenze per farlo possono praticare determinati tipi di interventi, altrimenti si potrebbero causare danni irreversibili.
Pensiamo, ad esempio, ai peeling chimici che i dermatologici effettuano con l’acido salicilico in caso di acne (anche i casi più gravi), l’iperpigmentazione cutanea, le verruche e tanti altri inestetismi dermatologici (i calli, i duroni, la rosacea).
Importante e fondamentale è ricordare che dopo aver effettuato questo tipo di operazioni o si è semplicemente usato dell’acido salicilico sulla pelle, bisogna necessariamente utilizzare della protezione solare ed evitare quanto più possibile di esporsi direttamente ai raggi del sole. Questo dev’essere evitato perché l’acido assottiglia di strati di pelle, rendendola più vulnerabile e sensibile, si raccomanda quindi di osservare queste semplici regole e ricordare di evitare anche di visitare centri estetici per fare lampade abbronzanti.
L’acido salicilico, come tutti gli elementi in natura, può causare delle allergie o degli effetti collaterali, ma la percentuale dei casi è davvero minima. Ci sono stati dei casi che hanno riportato gonfiore, orticaria, arrossamento degli occhi e macchie cutanee. In questi casi si consiglia vivamente di visitare subito un medico.
Sicuramente quello appena presentato è un elemento naturale presente in tanti prodotti che utilizziamo quotidianamente e nemmeno ce ne accorgiamo. Pensiamo ad esempio alla crema per le mani che teniamo sempre in borsa, un rossetto che ci piace particolarmente o la crema che applichiamo sul visto prima di andare a dormire.