Personalità depressiva: le caratteristiche
La personalità depressiva è caratterizzata da sentimenti onnipresenti di tristezza, vergogna e colpa. Le preoccupazioni dominanti delle persone affette difatti girano intorno ad un costante senso di inadeguatezza: eccessiva autocriticità e autopunizione, così come senso di sopraffazione di fronte alla perdita di qualcosa o qualcuno che sembra insostituibile e la cui assenza rovina l’esistenza, sono tra le peculiarità di maggiore interesse.
I soggetti con personalità depressiva provano minimo piacere e poca soddisfazione nelle attività della vita e sono predisposti a sperimentare affetti dolorosi, soprattutto senso di colpa, vergogna, sentimenti di tristezza, e un profondo senso di inadeguatezza.
La sintomatologia depressiva migliora con i farmaci e, anche se i soggetti affetti sono generalmente restii alle cure, essa necessita della psicoterapia https://www.psicologo-online24.it/ per essere combattuta.
Le personalità depressive possono essere inibite nel provare emozioni piacevoli, come la gioia, l’orgoglio e l’eccitazione, e una buona parte di loro non riesce nemmeno a percepire totalmente quando prova rabbia verso un’altra persona; tutt’altro, gli affetti trasformano la rabbia verso il prossimo in rabbia verso se stessi, detestandosi per le proprie mancanze. Ecco che quindi le personalità depressive sono molto autocritiche e autopunitive, si pongono standard molto elevati e spesso irrealistici, oltre a tendere ad incolparsi per le cose negative che accadono.
Tra tutte le loro paure, sicuramente il timore più grande è legato alla perdita e all’abbandono: le personalità depressive temono infatti di essere rifiutate e abbandonate, non solo, possono sentirsi sole anche in presenza di altre persone.
Differenza tra disturbo depressivo e personalità depressiva
Parlare di personalità depressiva non equivale tuttavia a parlare di disturbo depressivo. Un disturbo depressivo, difatti può presentarsi in qualsiasi tipo di personalità ed ha valore episodico: disturbi come mutamento dell’appetito, rallentamento psicomotorio, riduzione del desiderio sessuale, insonnia sono tutti sintomi che non necessariamente delineano una personalità depressiva. D’altro canto, una personalità depressiva, può anche non sperimentare mai un disturbo depressivo ben definito, ma piuttosto si caratterizza per un generale stato vegetativo costante nel tempo, che condivide con i disturbi depressivi gli stessi principi di fondo.
Ciò significa che la distinzione tra uno stile e un disturbo depressivo è quindi per lo più di tipo quantitativo: se i fenomeni depressivi sono presenti in quantità tali da non compromettere la qualità della vita, allora si parla di stile depressivo di personalità; se invece, il generale umore depressivo arriva a impedire all’individuo di condurre una vita tranquilla, compromettendo tutta la sfera delle relazioni affettive e lavorative, molto probabilmente allora ci troviamo in ambito disfunzionale e parleremo quindi di vero e proprio disturbo depressivo di personalità.
Personalità depressiva introiettiva e anaclitica
Ricerche confermano l’esistenza di due differenti tipologie di personalità depressive: quella introiettiva, caratterizzata da un marcato senso di autocolpevolizzazione, e una costante tendenza al perfezionismo, e quella anaclitica, dominata invece da vergogna, senso di vuoto e inadeguatezza, paura del rifiuto e della perdita.
Quando sono le dinamiche depressive anaclitiche ad invadere l’intera personalità, allora potrebbe trattarsi anche di disturbo narcisistico di personalità o disturbo dipendente; se invece siamo difronte a dinamiche di tipo introiettivo, allora la diagnosi più appropriata è quella di disturbo depressivo di personalità.
Le personalità depressive con una inclinazione di tipo introiettivo tendono a cercare dentro di sé la spiegazione al loro dolore: quando vengono maltrattate, abbandonate o rifiutate, credono sempre di essere in torto e si disperano per comprendere cosa abbiano fatto di sbagliato. Sono molto preoccupate rispetto al giudizio altrui e per loro é fondamentale sentirsi adeguati ed apprezzati, per questo spesso sviluppano problemi di tipo relazionale.
I soggetti con depressione anaclitica invece, non sono eccessivamente perfezionisti e autocritici come le personalità introiettive, e sono dominati da un forte senso di disagio e di impreparazione in concomitanza di perdite e separazioni. Spesso si sentono incompleti, soli, vuoti e deboli , hanno fortemente bisogno dell’altro e lamentano frequentemente una disperazione esistenziale.