I nuovi vaporizzatori personali
Dal momento in cui è stata lanciata, la sigaretta elettronica, o vaporizzatore personale, ha sempre fatto parlare parecchio di sé. In molti si sono posti domande in merito alla sicurezza di questo sostituto della sigaretta tradizionale basata sulla combustione di tabacco.
Ad oggi sono innumerevoli gli studi scientifici condotti sugli utilizzatori di questi device, che sono diventati sempre più tecnologici, e sono stati dotati di svariate funzioni di controllo della potenza erogata e della temperatura di esercizio. Da questi emerge che i vantaggi rispetto ai fumatori delle cosiddette “analogiche” sono da prendere in seria considerazione.
Alla luce di ciò, sono aumentati anche gli studi che prendono in esame un utilizzo continuativo di questi vaporizzatori, ponendo l’attenzione sugli effetti prodotti nel breve, medio e lungo periodo sulla popolazione. Tuttavia, le analisi condotte tenendo come riferimento il lungo periodo, non dispongono al momento di una mole di dati sufficiente per essere considerate totalmente attendibili ai fini scientifici. Quando queste analisi però si vanno a sommare a quelle condotte sul glicole propilenico, ovvero un componete base dei liquidi da inalazione, le vedute sembrano ampliarsi ed apparire decisamente più promettenti.
Che cos’è un vaporizzatore personale?
Sia che questo dispositivo venga chiamato “svapo”, sigaretta elettronica o vaporizzatore personale, il risultato non cambia. Il principio di funzionamento alla base, infatti, resta sempre lo stesso. Inizialmente la sigaretta elettronica nasce come una valida e presumibilmente più sana alternativa al fumo tradizionale. Sostanzialmente, come avviene bruciando il comune tabacco, nei vaporizzatori elettronici viene appunto vaporizzato del liquido. La sostanza viene inalata sospesa in acqua, glicerolo (glicerina vegetale) e glicole propilenico di grado FU, utilizzato ampiamente nel settore alimentare. Inoltre, saranno presenti ulteriori sostanze aromatiche che andranno a donare un gradevole sapore al vapore inalato.
Una boccetta da 10 ml di liquido può contenere un quantitativo variabile di nicotina. Infatti, è possibile scegliere tra numerose concentrazioni che spaziano da 0 milligrammi per millilitro, quindi del tutto privi della sostanza, passando per 3 mg/ml, 6 mg/ml, 9 mg/ml, 12 mg/ml, 18 mg/ml. Diversamente è possibile trovare in commercio apposite boccette contenenti liquido privo di aroma con concentrazioni pari ai 20 milligrammi per millilitro (il massimo consentito per legge). Queste ultime possono essere utilizzate previa diluizione con altre componenti, così da potersi preparare in autonomia le ricariche.
Una sigaretta elettronica è strutturata in maniera piuttosto semplice. Il liquido viene inserito in un atomizzatore che spesso prevede un suo serbatoio dalla capienza variabile. All’interno di quest’ultimo è montata una resistenza elettrica composta da un filo in materiale resistivo che può essere khantal (il più comune), ma anche in titanio o in acciaio inossidabile. A questo filo avvolto a spirale è accostato del cotone, bianco e non trattato, che può essere disposto nella parte interna od esterna di queste spire, che per capillarità attrarrà a sé il liquido, che verrà successivamente riscaldato e vaporizzato.
L’intero sistema comunque non prevede alcuna forma di combustione, infatti la soluzione che incorpora i principi attivi ha un punto di evaporazione decisamente basso. Ciò non permette la formazione di sostanze dannose quali il catrame o gli idrocarburi policiclici aromatici. Inoltre, non verranno sviluppate nemmeno tutta un’altra serie di sostanze potenzialmente dannose o che si sono dimostrate, di fatto, tossiche.
Le prestazioni di questi dispositivi dipendono dalla qualità costruttiva e dal tipo di atomizzatore montato. In base a quest’ultimo dipenderà inoltre la durata della batteria. Per questo motivo esistono diverse “box” che possono montare due o più batterie. Queste offrono prestazioni e autonomia superiori. Di pari passo aumenteranno anche le dimensioni totali del vaporizzatore personale.
Per quale motivo conviene passare alla sigaretta elettronica?
La maggior parte dei fumatori spesso sceglie di passare a questi dispositivi per abbandonare la dannosa abitudine del fumo tradizionale. Per questo motivo, i modelli maggiormente acquistati da questi nuovi utenti assomigliano nelle fattezze alle sigarette tradizionali, o adottano sistemi che prevedono la vaporizzazione automatica: ovvero il sistema si attiva quando percepisce un’inalazione e non quando viene premuto un tasto, come avviene nei modelli più sofisticati o comunque non “basici”. Il motivo di questa prima scelta è spesso psicologico, in quanto il fumo comprende tutta una serie di gestualità che sarà difficile eradicare.
Alcuni studi ci dimostrano infatti come vaporizzatori somiglianti alle classiche sigarette siano i maggiormente utilizzati in quei periodi di passaggio da un sistema “analogico” ad uno elettronico. Tuttavia, i primi vantaggi si osservano quando i fumatori non alternano più la sigaretta a combustione all’utilizzo del vaporizzatore.
Da una parte, il costo per l’acquisto di una sigaretta “entry level” è superiore a quello di un singolo pacchetto di sigarette classiche, tuttavia i costi successivi saranno decisamente più ridotti. Infatti la resistenza di un atomizzatore di fascia media, a patto di non farne un uso compulsivo ed eccessivo, può durare circa una settimana prima di essere sostituito. Questa sostituzione avrà un costo irrisorio nell’ordine di 2/4 euro. In versioni più avanzate di atomizzatori, sarà possibile rigenerare il sistema con maggiore risparmio. Infatti, in molti di questi atomizzatori sarà possibile fabbricarsi da soli le resistenze avendo a disposizione il filo adatto, e queste potranno essere ri-cotonate al bisogno. Ciò ridurrà davvero di molto le spese di mantenimento.
Anche le batterie non presentano particolari problemi relativi alla durata, in quanto possono funzionare adeguatamente per diversi mesi e cicli di carica consecutivi. I modelli più utilizzati sono rappresentati dal formato 18650.
I benefici della sigaretta elettronica
Il primo effetto che gli utilizzatori notano dopo aver abbandonato le sigarette tradizionali in favore dell’elettronica, è un miglioramento generale e rapido della capacità respiratoria. Già dopo poche settimane le mucose che costituiscono la gola si sfiammano, e la secchezza provocata dai prodotti della combustione derivati dal fumo di tabacco scompaiono molto presto. A seguito di questi miglioramenti pressoché immediati ne seguiranno altri facilmente individuabili. Ad esempio, si riduce l’oppressione avvertita a livello del petto e migliora la salute dei bronchi. Questo permetterà di respirare con maggiore facilità, ma anche di recuperare il fiato a seguito di un’attività fisica che prevede un maggiore sforzo.
Dopodiché, seguiranno altri miglioramenti apprezzabili senza difficoltà. Questi sono rappresentati principalmente da una diminuzione della produzione di catarro, accompagnata da un aumento della sensibilità riferita ai gusti e agli odori, che assumeranno un nuovo significato dopo aver abbandonato il fumo tradizionale.
Cosa dice la scienza
Gli studi disponibili sul breve e sul medio periodo, riferiti all’utilizzo di vaporizzatori personali elettronici, uniti alle analisi condotte sul glicole propilenico, sono assolutamente di incoraggiamento. Quando questi dati vengono confrontati con quelli relativi al fumo tradizionale, risultano ancora più confortanti in quanto, come sappiamo, il fumo di tabacco comporta effetti devastanti sull’intero organismo, prevedendo l’inalazione di numerose sostanze catalogate come cancerogene. In relazione a questa raccolta ed analisi di dati, la comunità scientifica è tendenzialmente ottimista e favorevole all’utilizzo di questi device. Tuttavia, è necessario precisare che la sigaretta elettronica non rappresenta la soluzione definitiva per quanto riguarda la dipendenza indotta dalla nicotina, ma resta comunque una scelta da considerarsi migliore rispetto al tabacco. Molti esperti in oncologia, tra cui Umberto Veronesi, spesso hanno difeso l’utilizzo della sigaretta elettronica. Ciò sempre valutando con occhio scientifico e coi dati alla mano gli svantaggi ed i vantaggi di questa rispetto alla tradizionale sigaretta. Questo ha portato gli esperti a constatare che l’apporto di sostanze dall’alto grado di tossicità introdotte nell’organismo risulta di gran lunga ridotto utilizzando un dispositivo elettronico.