Caratteristiche dell’olio motore dell’auto
Il cambio dell’olio motore è una delle operazioni di manutenzione che facciamo più spesso per la nostra auto. Di oli motore ne esistono molte varietà, più o meno adatte a un certo veicolo. In questa guida scritta insieme a Gilberto Tani, esperto della chimica di oli minerali e sintetici e specializzato nella pulizia di sistemi olio diatermico, raccontiamo come scegliere il miglior olio motore imparando a interpretare tutte le informazioni che troviamo sulla sua etichetta.
Caratteristiche e funzione dell’olio motore
Iniziamo dalle basi. L’olio motore è una miscela oleosa che serve a lubrificare tutte le parti di un motore. Viene anche chiamato infatti “olio lubrificante” e tutte le auto ne usano uno. L’olio motore è composto da due elementi, una base e degli additivi. La base può essere minerale o sintetica e viene prodotta dalle raffinerie petrolchimiche. Gli additivi rappresentano al massimo un terzo della miscela finale e sono invece integrati direttamente dalle aziende che commercializzano gli oli. Essi sono ciò che rendono diverso un tipo di olio motore da un altro.
La funzione principale dell’olio motore è lubrificare. Per farlo si insinua tra tutte le parti meccaniche di un sistema e crea così uno strato di molecole tra le superfici che fino a poco prima si toccavano. In questo modo, nel momento in cui accendiamo il motore le componenti non sfregano tra loro evitando così di rovinarsi e far “grippare” l’auto. Oltre a essere un ottimo lubrificante, l’olio motore tiene sotto controllo le temperature: meno attrito tra le parti significa infatti anche meno calore generato.
Viscosità dell’olio motore
La viscosità è la più importante tra le caratteristiche dell’olio motore per auto. Possiamo definire la viscosità come la quantità di resistenza al movimento che le molecole dell’olio hanno quando scorrono le une sulle altre. Per gli oli motore esistono due tipi di viscosità: a freddo e a caldo. Sull’etichetta le vediamo riportate in un solo dato composto da un numero, una “W” e un altro numero. Un olio motore può dunque essere 10W40, 15W30, 5W50, ecc… La prima parte del dato indica la viscosità a freddo (la “W” sta infatti per “winter”), mentre la seconda indica quella a caldo.
Ma come scegliere il miglior olio motore in base alla viscosità? Le regole generali sono due:
- Più è basso il numero della viscosità a freddo, più l’olio performerà meglio a basse temperature esterne.
- Più è alto il numero della viscosità a caldo, più l’olio motore sarà più efficace ad alte temperature esterne.
Altre specifiche tecniche dell’olio motore
Un olio motore non va scelto solo ed esclusivamente in base alla sua viscosità. In questa guida all’olio motore vogliamo infatti presentare anche le altre specifiche che possiamo trovare sull’etichetta. La prima è la specifica API, ovvero American Petroleum Institute. L’organizzazione americana classifica da anni gli oli motore di tutto il mondo secondo degli standard comuni.
La specifica API è composta da due lettere:
- La prima è una “S” o una “C” in base al tipo di motore per cui l’olio è adatto. La “S” indica gli oli per motori benzina mentre la “C” quelli per i motori Diesel.
- La seconda è una lettera progressiva: più è avanti nell’alfabeto, più l’olio ha migliori prestazioni assicurate da test. Dunque un olio API SM è migliore di un API SJ e così via.
La seconda specifica è la ACEA ed è definita dall’Associazione dei Costruttori Europei di Automobili. Anche qui la prima lettera definisce il tipo di motore (“A” per benzina, “B” per diesel e “C” per gli oli compatibili su entrambi). A seguire c’è poi un numero che indica in maniera più specifica le caratteristiche del motore su cui può essere utilizzato. La lista completa può essere trovata qui. Infine, anche le case automobilistiche possono riportare un proprio dato sulle etichette degli oli. Li possiamo trovare cercando il nome del costruttore.
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